Casus belli sullo sfondo del manifesto del primo festival del piatto colligiano. E in vista delle elezioni sembra già un lapsus politico

di Chiara Mannucci

La prima edizione del festival a lei dedicato non è ancora partita che già la Gota Cotta, prelibatezza colligiana, è finita al centro di un piccolo casus belli. Accade che il manifesto che annuncia la manifestazione, fissata per domenica 5 novembre tra piazza Duomo e il Baluardo dalle 11 del mattino, riporti sullo sfondo bianco e rosso una bella foto di uno scorcio abbastanza simile al Castello di Colle. Peccato che il luogo immortalato sia invece Casole.

La questione esplode su Facebook, dove qualcuno denuncia l’errore scatenando una ridda di commenti scandalizzati. L’assessore Cristiano Bianchi, portabandiera della Gota Cotta Colligiana, tenta di stemperare la polemica nascente rispondendo via social con un intervento dall’intento probabilmente ironico.

«Orrore - scrive Bianchi -. Non ci volevo credere. Non mi spiego come sia successo, e nessuno di noi se n’era accorto. Il grafico è già stato giustiziato, quindi neanche lui potrà fornire spiegazioni. Comunque le spiegazioni non sarebbero servite a nulla. Le scuse ai colligiani non saranno mai abbastanza. Questa è una macchia che resterà per sempre sul mio cuore biancorosso. La storia non mi assolverà».

L’errore grafico tuttavia impiega poco tempo a finire nel dibattito politico tra chi sostiene con una certa sicumera che sia stato fatto apposta, in onore del candidato sindaco proveniente da Casole, chi se la rifà con l’impaginatore di origini sicuramente non colligiane, chi con chi non ha controllato.

Insomma, il ventaglio di possibilità è abbastanza ampio.

Rimane un fatto indiscutibile, come fa notare una utente del social media: “Una volta che viene fatto un evento tra il Duomo e il Baluardo, si sbaglia la foto”.

Povera Gota Cotta, come partenza non è il massimo.

Speriamo almeno che il 5 novembre non piova…